A stretto giro di parole prendo sul serio l'ultima proposizione dell'art. (in merito alla manifestazione romana del 19 ottobre[19°]) postato sul blog- LUPO:"Certo è emersa anche carenza di linea strategica; si denunciano con chiarezza le nefandezze della UE senza indicare l’alternativa ma è dentro questo popolo che dobbiamo costruirla."
Nulla o quasi niente da eccepire sulla valutazione politica della giornata. Parimenti niente da dover aggiungere al significato “pratico” che evidentemente può evincersi dal titolo del post. Sono consapevole che tutto va "maneggiato con cura", ma un azzardo (?) nella diagnosi va fatto, almeno per fissare alcuni punti di discussione possibile.
Il 19° ha presentato, ossia contro ed oltre le rappresentazioni dei media mainstream, prima e dopo "l'evento", (vellicatisi con le solite frasi cerimoniali spaventapasseri:"i pacifici",i "colorati, i "violenti incappucciati" e via discorrendo con vari preformat utilizzabili), una soggettività eterogenea in movimento, completamente e dichiaratamente auto-organizzata.
Il 19° ha presentato, ossia contro ed oltre le rappresentazioni dei media mainstream, prima e dopo "l'evento", (vellicatisi con le solite frasi cerimoniali spaventapasseri:"i pacifici",i "colorati, i "violenti incappucciati" e via discorrendo con vari preformat utilizzabili), una soggettività eterogenea in movimento, completamente e dichiaratamente auto-organizzata.
Lo iato, la differenza o, meglio ancora, la diversità esistenziale, teorica, pratico-organizzativa delle soggettività in forza nel 19° rispetto ai soggetti incarnanti le istituzioni della rappresentanza della bolsa destrocentrosinistra"sindacal-politica" (l'articolo della LUPO ne illustra e resoconta concisamente e chiaramente la radiografia rispetto a fatti recenti) sono letteralmente -e felicemente- emerse dall'underground della scena pubblica (mediatica, politica e sociale) e dalla marginalità entro cui le si voleva passivamente relegate.
Nuove "rudi razze pagane" -precari e migranti di "n" e/o "x" generazione, cosiddetti “ceti medi” declassati, realissimi “poveri” vecchi e nuovi- che vivono concretamente la crisi hanno così buttato all'aria il fumoso, "formalista-legalista" e, in definitiva, debolissimo tentativo aggregazionista intorno a una neo-rappresentanza della “sinistra”. Quella del 19°.UNa soggettività eterogenea, finalmente oggi (di nuovo) in movimento, è una nuova "costituzione materiale" – e speriamo programmaticamente (le basi ci sarebbero…) costituente- che non vuole semplicemente immolarsi a difesa di una "costituzione formale" di cui, né oggi né ieri né mai –viste le tendenze correnti- potrà goderne i “benefici”, i “diritti” e le “garanzie” sanciti sulla “Carta” firmata nel Secondo Dopoguerra del secolo scorso.