Abbiamo i marò prigionieri in India, vittime di una legge
assurda di La Russa e della disonorevole mancanza di parola del passato governo;
abbiamo un funzionario prigioniero in Kazakistan vittima di qualche spinello, forse di qualche insolvenza di Eni e sicuramente della mancanza di trattati bilaterali in materia di estradizione e giustizia
Poi scopriamo che il ministro degli interni prende ordini
dal presidente del Kazakistan, il quale ci ha imposto di estradare i suoi dissidenti, ma non può esser dimesso perché salterebbe il
governicchio pd–pdl; sentiamo un
parlamentare esibirsi in insulti razzisti e sessisti ma non può esser dimesso, perché
salterebbe la finta opposizione del suo partito. Giorgio Napolitano, del quale
secondo Grasso non si può pronunciare il nome invano, così ha disposto in nome
del senso di responsabilità verso gli italiani… Razzisti, vendi patria,
finanche pedofili o serial killer; questo od altro si rivelassero i nostri indegni rappresentanti vanno lasciati responsabilmente al loro posto
in nome delle euro-oligarchie sovrane. Intanto vengono arrestati i ragazzi che
in ValSusa difendono il territorio e la salute degli abitanti, la parte
migliore del paese… in nome di quale autorità? Quella di una paradossale corte
dei miracoli che occorre spazzar via prima che si vendano anche la nostra
dignità.
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