a proposito di regali, pompini, scontrini....
I mezzi di informazione e le forze politiche di regime stanno mettendo in risalto soltanto la cagnara provocata dal sacrosanto ostruzionismo del Movimento 5 stelle al fine di oscurare gli ultimi provvedimenti del governo, sul terreno democratico ed economico, che esautorano ulteriormente la sovranità popolare. Non ci provocano nessuna avversione le forme vivaci ed in parte dure delle proteste di fronte a questa ennesima esibizione di squallido servilismodell’arco parlamentare, comprese le finte opposizioni; semmai ci provoca repulsione sentire intonare ‘bella ciao’ dai lestofanti che oggi vogliono vendere il paese mentre fanno asse con i tedeschi. Invece dal movimento di Grillo ci aspettiamo un salto di qualità: basta parlare di pompini e scontrini e basta confinare l’intervento nei postriboli parlamentari; occorre portare il popolo allo scontro, nelle piazze, percorrere e dirigere il conflitto nel paese. Un movimento ascendente se teme di convocare e dirigere la piazza, al momento buono, merita da questa di essere travolto o rischia di aprire alle svolte reazionarie. Il ruolo di cattivi e guastatori nel palazzo serve solo se viene agito come scranno propagandistico ma poi, per reggere l’urto nel paese, servono i quadri e le strutture militanti. Non si spazza via la casta soltanto prendendosela con la sua patetica rappresentanza ma sconfiggendo il suo sempre più minoritario blocco sociale nel paese.
I mezzi di informazione e le forze politiche di regime stanno mettendo in risalto soltanto la cagnara provocata dal sacrosanto ostruzionismo del Movimento 5 stelle al fine di oscurare gli ultimi provvedimenti del governo, sul terreno democratico ed economico, che esautorano ulteriormente la sovranità popolare. Non ci provocano nessuna avversione le forme vivaci ed in parte dure delle proteste di fronte a questa ennesima esibizione di squallido servilismodell’arco parlamentare, comprese le finte opposizioni; semmai ci provoca repulsione sentire intonare ‘bella ciao’ dai lestofanti che oggi vogliono vendere il paese mentre fanno asse con i tedeschi. Invece dal movimento di Grillo ci aspettiamo un salto di qualità: basta parlare di pompini e scontrini e basta confinare l’intervento nei postriboli parlamentari; occorre portare il popolo allo scontro, nelle piazze, percorrere e dirigere il conflitto nel paese. Un movimento ascendente se teme di convocare e dirigere la piazza, al momento buono, merita da questa di essere travolto o rischia di aprire alle svolte reazionarie. Il ruolo di cattivi e guastatori nel palazzo serve solo se viene agito come scranno propagandistico ma poi, per reggere l’urto nel paese, servono i quadri e le strutture militanti. Non si spazza via la casta soltanto prendendosela con la sua patetica rappresentanza ma sconfiggendo il suo sempre più minoritario blocco sociale nel paese.