Lo spettacolo del cavaliere dimezzato non serve oggi per sancire un qualche passaggio di carattere istituzionale o nelle forme di rappresentanza, come fu in parte il passaggio tra prima e seconda repubblica, quando impallinarono il suo mentore Craxi; tale salto storico si è realizzato, recentemente, con l’insediamento diretto dell’eurocrazia (Monti e Letta) al governo di un paese fino allora a pseudo-democrazia bipolare.
Serve invece a distrarre i coglioni, quelli che ancora (sempre meno, fortunatamente) tifano invece di pensare. Non a caso la decadenza interviene, con tempestiva regia bi-partisan, proprio quando il parlamento blinda la manovra economica definita, oggi, di stabilità; in realtà l’ennesima che punta a destabilizzare il paese.
Mentre questi si vendono pure la madre e costringeranno le future generazioni di italiani a vivere in un paese espropriato da capitali stranieri e privati, si manda in scena l’ennesima commedia all’italiana; e c’è da scommettere che fra non molto dovremmo assistere anche allo show di un Brancaleone suonato che si scaglia contro l’euro trovando, magari, un ulteriore e comprensibile consenso, visto la pavida titubanza della sinistra che si definisce antagonista ad occupare quello spazio politico. Spazio che sta diventando ampia prateria, come dimostrano LePen e Salvini.
si infatti, la manovra di stabilità approvata negli stessi giorni della decadenza così che nessuno ne parli è l'ennesima subdola mossa bipartisan, concordo...
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