Venerdì 25 luglio si svolgerà una manifestazione di solidarietà ad Osimo, in piazza Boccolino a partire dalle ore 18.00 che si protrarrà fino alle 24.00 a sostegno della popolazione di Gaza vittima dell’invasione israeliana. L’iniziativa fa seguito a quella realizzata lo scorso sabato, è aperta al contributo di singoli, associazioni e forze organizzate ed è promossa da tutti gli amici della Palestina libera che si sono mobilitati a ridosso dell’invasione. Dopo giorni di incessanti bombardamenti le truppe sioniste sono entrate via terra, subendo perdite ma aumentando esponenzialmente le stragi sui civili, compresi donne anziani e bambini; in particolare siamo preoccupati per le numerosissime vittime tra i minorenni, tali da assumere le dimensioni di un vero infanticidio di massa.
Lo sdegno dell’opinione pubblica internazionale, espresso anche in numerose manifestazioni nelle principali città europee, le condanne, a dire il vero poco decise e cerchiobottiste dell’Onu, le richieste di un cessate il fuoco per tregue umanitarie non hanno per ora fatto desistere dai suoi intenti Israele, i cui governanti paventano addirittura la possibilità di una occupazione permanente. Chi stigmatizza il comportamento della Resistenza palestinese omette di ricordare che questa ha scopo difensivo, per rispondere ad una aggressione di cui l’uccisione degli studenti ebrei dello scorso mese è solo un pretesto, essendo invece la volontà di Israele (in combutta con l’Egitto dei generali golpisti) di tenere sotto un insostenibile assedio totale la Striscia di Gaza e di sabotare il percorso verso un esecutivo palestinese di unità nazionale, la vera causa scatenante. Chiamiamo anche qui i cittadini osimani a mobilitarsi per chiedere la fine dei massacri e perché siano accolte le legittime richieste della Resistenza: fine dell’assedio e riapertura dei valichi, esercizio della sovranità anche sulle acque territoriali di Gaza, dove è interdetta la pesca ed Israele si sta impossessando dei giacimenti di gas, rilascio dei prigionieri riarrestati dopo la precedente, concordata liberazione, rilascio dei militanti imprigionati senza prove per l’assassinio degli studenti. Fine dell’embargo sulle merci e le attività produttive.
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