lupo

domenica 23 febbraio 2014

E' tutti boni a fa i frogi col culo deijaltri

Ci vediamo costretti a smentire il passagio del trafiletto con cui "il Messaggero" ha coperto la manifestazione di sabato in sotegno della Roal, in quanto SEL non era tra le sigle organizzatrici, essendo invece la RSU dei lavoratori della Roal e L.U.P.O. (lotta di unità proletaria osimo) i promotori, con Fiom, Rifondazione, Movimento 5 stelle e Comunisti Italiani le sigle aderenti all'iniziativa. Comprendiamo le motivazioni preelettorali che potrebbero far credere a SEL di sentirsi parte in causa dal momento che si presenterà nella lista comune della sinistra alle elezioni osimane, lista alla quale Lupo ed Osimo in Comune non hanno ad oggi aderito. Tuttavia auspichiamo che le sincere aspirazioni solidali di SEL possano manifestarsi più meritoriamente, da oggi in poi, cominciando a farsi vedere ai presidi dove finora è stata piuttosto latitante e, soprattutto, sostenendo le ragioni dei lavoratori presso le istituzioni regionali.
La manifestazione, partita in sordina, anche per le condizioni atmosferiche non favorevoli, ha visto la partecipazione di circa 300 persone che si sono avvicendate tra le esibizioni dei bravissimi musicisti e cantori (un ringraziamento particolare va al grandissimo e stoico Marco Berti)  e gli interventi previsti, svoltisi regolarmente ad eccezione della Fiom per via di un lutto familiare che ha colpito  Tiziano Beldomenico a cui facciamo e più sentite condoglianze.
Nel corso dell'iniziativa sono stati anche esposti i punti programmatici della sinistra sovranista, che hanno riscosso l'interesse di alcuni giovani compagni di CastelFidardo.



Sintesi intervento L.U.P.O. alla manifestazione Roal

Questa manifestazione ci rimanda ad una analoga iniziativa organizzata per la Best di Passatempo, dopo che la proprietà americana fece portar via gli  impianti in Polonia approfittando di un ponte feriale.  Ancora una volta l’acquisizione di capitali stranieri dei marchi italiani anziché rilanciare la produzione nel paese provoca delocalizzazioni, chiusura degli impianti e disoccupazione;  d’altronde non va meglio con i capitali italiani, basta guardare al caso Fiat. Il piano di sviluppo presentato dalla Efore non ha niente di industriale, prevedendo investimenti irrisori per ricerca  ed attività direzionali manifestando la evidente intenzione di dismettere l’attività direttamente produttiva, già in massima parte trasferita in Cina e Tunisia. I nostri territori risultano particolarmente vulnerabili alla crisi, sia perché si continua a consentire alle imprese medio-grandi di delocalizzare, sia per le ricadute che ciò comporta nel circuito dell’indotto, quella rete di piccole imprese legate in un recente passato a conduzioni familistico-territoriali, zoccolo duro del cosiddetto modello marchigiano che si trovano oggi private di commesse. La crisi occupazionale e conseguentemente sociale che ne deriva è aggravata ulteriormente dai tagli al welfare locale a cui il governo centrale obbliga le amministrazioni locali attraverso i patti di stabilità, pretendendo che i comuni si trasformino in esattori aggiuntivi. In Valmusone abbiamo un chiaro esempio di ciò nel ricorso massiccio a mobilità e cassa integrazione, con molte fabbriche come la Roal a rischio tagli o chiusura mentre la regione, per fare un esempio, ha bocciato  il progetto di ospedale di rete ed obbliga i comuni a chiudere gli ospedali rimasti.

domenica 16 febbraio 2014

Corteo del 15 febbraio, Ancona


La manifestazione ha avuto una buona partecipazione (quasi un migliaio nella zona centrale) e contenuti  convergenti sulla denuncia al sindaco, come recitava un efficace ritratto che la raffigurava con la didascalia Mancinelli-Manganelli; attacchi anche all’operato del partito di maggioranza, verso il quale era stato esercitato il blitz sanzionatorio che ha portato alle successive denunce e dissociazioni. Proprio delle dissociazioni e delle polemiche che ne sono seguite non si sono visti, opportunamente, strascichi ulteriori e ci auguriamo che questo serva in futuro a far metter giudizio agli avventati esternatori condannasti. Presenti sigle della sinistra, un nutrito spezzone dei centri sociali, sindacati di base, unione inquilini, movimenti per l’acqua e rilevante presenza anarchica. Presenti anche gli occupanti stranieri che hanno rifiutato la sistemazione proposta dai servizi sociali, malgrado le pressioni e minacce subite anche in relazione al rinnovo dei permessi di soggiorno. Quello che serve ora è rilanciare un piano di riappropriazione collettiva dei diritti e dei beni sottratti all’uso comune e lasciati alla speculazione. Insistere se necessario con le occupazioni, continuando a monitorare il patrimonio pubblico e privato dismesso o lasciato alla rendita parassitaria e fornendo strumenti organizzativi ai tanti indigenti, italiani e non, per i quali l’abitare, le bollette, lo stesso paniere basico diventano problemi drammatici con l’avanzare della disoccupazione e della sottooccupazione di massa. Parallelamente si portino pure avanti progetti di co-housing e social-housing anche nelle sempre più screditate sedi istituzionali, ma ponendo sempre al centro il protagonismo e la capacità di emancipazione collettiva dei soggetti coinvolti. Lotta di Unità Proletaria ha partecipato con uno striscione che recitava “Pd servo dei padroni, Mancinelli dimissioni”

giovedì 13 febbraio 2014

Il coniglio dal cilindro

La Premiata Ditta che cura la svendita fallimentare del paese ha avvicendato il banditore d'asta (Napolitano) e con una serie di effetti speciali e segreti di pulcinella ben noti a tutti, come quelli "svelati" dal mercante di storie Friedman e Corriere della Sera, ha tirato fuori dal cilindro il nuovo imbonitore. Non c'è nessun motivo di discontinuità tra il precedente governo illegittimo e quello, altrettanto illegittimo, che sarà guidato dal contaballe di Firenze; scaricato da DeBenedetti, da Squinzi, dal gotha speculativo e bancario a cui pure aveva dato molto ma, evidentemente, non abbastanza Letta se ne va, lasciando campo libero a colui che dovrà fare quelle controriforme che faranno veramente male ma sempre nel segno del dogma eurista-liberista, soltanto più entusiasticamente riaffermato.

mercoledì 12 febbraio 2014

Fate largo all'avanguardia, pubblico di merda

Dev'essere che la musica, l'arte, l'intelligenza o la cultura in generale ("alta" o "bassa", ammesso che abbia un senso la distinzione) rifiutano questo mondo saturo di merda capitalista, da cui prendono congedo volentieri attraverso suoi variegati e differenti protagonisti -Lasciandoci più soli a galleggiare nella merda-.
Solo ricordandone alcuni, negli ultimi mesi sono morti: LOU REED, CLAUDIO ABBADO, AMIRI BARAKA, PETE SEGER. Oggi è toccato a Roberto "FREAK ANTONI", lucido analista e precoce profeta della demenzialità italica,nonché avanguardia punk/postpunk nostrana. Merita indubbiamente  un posto nel pantheon.
Romano Martini

sabato 8 febbraio 2014

Gli squadristi della dissociazione


Solidarietà ai compagni denunciati!
Com’era prevedibile non si è fatta attendere la canea condannista dopo l’esito della manifestazione indetta contro l’inaccettabile atto di deportazione con cui si è cercato di porre fine all’esperienza di autogestione dei senza tetto che hanno dato vita al progetto ‘Casa de ni altri‘. L’azione con cui alcuni manifestanti hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico, è stata conseguenza del ruolo di mandante politico che questo partito  ha avuto nello sviluppo della vicenda, ancora ben lontana dalla conclusione, soprattutto dalla conclusione che sperano i padroni della città. Il sindaco Mancinelli con i suoi atteggiamenti  ed esternazioni sconcertanti ha solo messo l’utile faccia ad una strategia volta soprattutto ad impedire la messa in discussione dell’esercizio dell’arbitrio mascherato da assistenzialismo; quello che non doveva passare era l’esempio di una comunità che si autogestisce difendendo i propri diritti e resistendo alle lusinghe ed alle minacce di tutori istituzionali fino allora assenti. Oltre alle denunce scattate per il blitz di piazza Stamira sarebbero stati denunciati anche i presunti organizzatori della manifestazione davanti al Comune per mancato preavviso.

giovedì 6 febbraio 2014

Fuori uno

Esprimiamo il totale appoggio ai compagni che hanno esercitato il legittimo diritto di rappresaglia contro il Pd Ancona, i Padroni Di Ancona; dopo la dovuta manfrina contro l'ineffabile sindaco che ha avuto paura di incontrare i manifestanti, il corteo si è diretto verso la sede del Pd, principale responsabile della deportazione degli occupanti di via Ragusa ed ha fatto ciò che doveva. Il mandante ha avuto la sua parte, la Mancinelli è quello che è, ma ci viene solo un dubbio rispetto al prefetto che ci ha messo faccia e dichiarazioni sagge e distensive... ci fa o lo hanno preso per il culo?

mercoledì 5 febbraio 2014

Sgombero all'asilo occupato

la gran parte degli occupanti sono stati trasferiti coattamente a San Marcello; siamo arrivati alle deportazioni. Il Pd, il sindaco rancoroso ed il prefetto spergiuro ne risponderanno
                      Ancona, celebrazioni Giorno della Memoria
                       ...tanto partecipi alle celebrazioni del giorno della memoria....

5 / 2 / 2014
Ore 6.30 del mattino, agenti in tenuta antisommossa di polizia, carabinieri, guardia di finanza intervengono in massa, chiudono le strade di accesso, isolano il quartiere e irrompono all'interno dei locali dell'ex asilo Regina Margherita.
Sono un centinaio solamente i poliziotti che irrompono nell'edificio, svegliano gli occupanti e li costringono ad abbandonare la struttura per essere trasferiti altrove. Chi si rifiuta verrà poco dopo accompagnato in Questura e verrà denunciato per "invasione di terreni o edifici".
Agli attivisti accorsi all'occupazione di via Ragusa viene impedito di entrare mentre funzionari della Digos rimuovono striscioni e cartelli all'esterno e viene inventariato e rimosso tutto il materiale, materassi, mobili, alimenti, ricevuto in solidarietà con l'occupazione dal 22 dicembre scorso ad oggi.
Prima del termine dell'intervento della polizia, quando si iniziano a murare porte e finestre dell'edificio, gli attivisti riescono ad entrare e a garantire per gli effetti personali di quanti erano ospitati negli spazi dell'ex scuola.

lunedì 3 febbraio 2014

Coordinamento per una sinistra sovranista

« Organizzata dai Promotori del Convegno  “OLTRE L’EURO. LA SINISTRA, LA CRISI, L’ALTERNATIVA”, si è svolta a Firenze il 2 Febbraio, un’Assemblea Nazionale, cui hanno partecipato forze politiche e associazioni della sinistra-no euro, che considerano la riconquista della sovranità nazionale, popolare e democratica, il principale terreno di lotta di questa fase.
Solo battendo il blocco oligarchico dominante si potrà evitare al Paese la catastrofe, difendere e applicare la Costituzione e tenere aperta la strada per la fuoriuscita dal capitalismo. Una battaglia di portata storica che potrà essere vinta solo dando vita alla più larga alleanza popolare, attraverso la fondazione di un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale, che ponga la Costituzione come sua base e cornice valoriale. La battaglia contro la gabbia dell’euro non può essere lasciata alle destre populiste.