giovedì 29 agosto 2013
mercoledì 28 agosto 2013
Distacchi contatori acqua ad Osimo
Se il Sindaco del Comune di Osimo non avesse a suo tempo ignorato l'invito del Coordinamento Marchigiano dei Movimenti per l'Acqua ad un incontro in cui ascoltare le proposte di quei cittadini che tutt'oggi si battono affinché venga rispettato l'esito dei referendum per l'acqua bene comune del giugno 2011, si sarebbe probabilmente astenuto dalla ridicola ed antiscientifica dichiarazione secondo cui, per prevenire i drammatici casi di distacco del contatore dell'acqua riconducibili a difficoltà economiche dell'utenza, "non c'è migliore via che il ricorso alla rete parentale" (da "il Resto del Carlino" del 22-08-2013).
Il mancato incontro sarebbe anche servito a sottolineare che l'ONU ha riconosciuto l'accesso all'acqua come DIRITTO UMANO FONDAMENTALE (non un'elemosina) e le istituzioni pubbliche sono chiamate a non violare questo diritto universale. Che, come tale, prescinde sia dall'avere o meno parenti facoltosi sia dall'essere o meno in buoni rapporti con i suoceri! Votandosi alla logica del profitto delle società per azioni partecipate dal Comune di Osimo, come l'ASTEA, il Sindaco non si rende evidentemente conto che l'acqua è un bene essenziale per chiunque e la garanzia di poter accedere almeno ad un quantitativo minimo vitale è alla base di una effettiva convivenza civile, che implica la pacifica condivisione della risorsa; indipendentemente dal comune di residenza e dal budget che questo stanzia col risultato netto di garantire gl'incassi del gestore.
lunedì 26 agosto 2013
Countdown
Lo scompaginamento delle formazioni guerrigliere che operano
in territorio siriano da parte delle truppe governative, conseguente alle
profonde spaccature delle centrali ideologiche e strategiche sunnite, nonché
dei diversi interessi d’area dei paesi a
maggioranza sunnita, sta mettendo in fibrillazione i governi europei e gli Stati Uniti. In particolare la solita
Francia dalle rinnovate mire neocoloniali e con l’ambizione di guidare la
politica estera della titubante UE sta spingendo per l’intervento armato, dando
prova di continuità tra il precedente governo Sarkosy e l’attuale esecutivo a
guida socialista.
giovedì 22 agosto 2013
Sfinge e Gattopardo
La liberazione di Mubarak può essere immediatamente letta
come un’ulteriore prova di tracotanza dei militari egiziani e dei loro sponsor
sauditi, un modo per approfondire il solco con quelle componenti liberal -occidentali
del movimento tamarrùd la cui mancanza di prospettive ed il cui spiazzamento
sono ben testimoniate dalla allucinata presa di posizione di Samir Amin
venerdì 16 agosto 2013
Guerra civile egiziana
Può aiutare a comprendere la tragica partita che si gioca in Egitto la consistenza dei finanziamenti che il paese ha ricevuto nell’ultimo anno di presidenza Morsi: circa 15 ml di dollari da Arabia Saudita ed Emirati, 7 dal Qatar, 2 dalla Turchia ed i soliti 1.3 annuali dagli Usa. Ciò rende conto della divisione nel mondo sunnita dove Arabia e Qatar rivaleggiano tra loro nel contendere alla Turchia (dalle rinnovate mire neo-ottomane) l’egemonia nell’area e nella umma islamica. Qatar e Turchia si sono prontamente schierati con la confraternita mentre l’Arabia e le loro dirette propaggini salafite hanno appoggiato il golpe dell’esercito che ha destituito il legittimo governo. Gli Stati Uniti sembrano stare alla finestra, limitandosi a reazioni dovute e di facciata, forse illudendosi che questo scontro sia finalizzato a determinare chi potrà offrirsi quale più sicuro alleato; Francia e Germania si agitano invano dimostrando soltanto di tener loro le redini dell’UE e quanto siano impotenti.
martedì 6 agosto 2013
Aspettando la provvidenza
Si è tenuto il consiglio comunale di Osimo all’aperto , nell’atrio dove sparirono apollini e veneri per parlare della sanità e -ci saremmo aspettati - anche della provvidenza, ma di questi tempi sparisce anche quella. Si sono alternati i soliti attori di un copione che va in scena da circa 15 anni, da quando le liste civiche si misero in testa di fare l’ospedale di rete a San Sabino. Il problema è che da allora non c’è più un progetto istituzionale di ospedale di rete; da allora intervengono i tecnici a spiegarci che ci sono i tagli a cui adeguarsi; oggi si chiamano spending review e le parole inglesi nascondono notoriamente fregature. Ascoltiamo i nostri amministratori lamentarsi, perlopiù a ragione, della Regione che li osteggia, mentre Regione e Asur si rifugiano dietro i bilanci per farci capire (neanche tanto velatamente) che se devono tagliare i primi a rimetterci sono i comuni che non li votano. Bene!
venerdì 2 agosto 2013
"Già ci manca"...
La fine di Berlusconi non farà finire il berlusconismo ma lo
relegherà tra i “peones” contigui alle classi dominanti; per le classi medio
basse ed i lavoratori, su cui pure quel modello aveva (eccome!) fatto presa, l’illusione
liberista, quella per cui tutti possiamo imitare i modelli del successo o
goderne gli effetti,era finito da tempo, spazzato via dalla crisi; se la guerra è l’igiene
dei popoli la crisi lo è della falsa coscienza.
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