lupo

mercoledì 28 agosto 2013

Distacchi contatori acqua ad Osimo

Se il Sindaco del Comune di Osimo non avesse a suo tempo ignorato l'invito del Coordinamento Marchigiano dei Movimenti per l'Acqua ad un incontro in cui ascoltare le proposte di quei cittadini che tutt'oggi si battono affinché venga rispettato l'esito dei referendum per l'acqua bene comune del giugno 2011, si sarebbe probabilmente astenuto dalla ridicola ed antiscientifica dichiarazione secondo cui, per prevenire i drammatici casi di distacco del contatore dell'acqua riconducibili a difficoltà economiche dell'utenza, "non c'è migliore via che il ricorso alla rete parentale" (da "il Resto del Carlino" del 22-08-2013).
Il mancato incontro sarebbe anche servito a sottolineare che l'ONU ha riconosciuto l'accesso all'acqua come DIRITTO UMANO FONDAMENTALE (non un'elemosina) e le istituzioni pubbliche sono chiamate a non violare questo diritto universale. Che, come tale, prescinde sia dall'avere o meno parenti facoltosi sia dall'essere o meno in buoni rapporti con i suoceri! Votandosi alla logica del profitto delle società per azioni partecipate dal Comune di Osimo, come l'ASTEA, il Sindaco non si rende evidentemente conto che l'acqua è un bene essenziale per chiunque e la garanzia di poter accedere almeno ad un quantitativo minimo vitale è alla base di una effettiva convivenza civile, che implica la pacifica condivisione della risorsa; indipendentemente dal comune di residenza e dal budget che questo stanzia col risultato netto di garantire gl'incassi del gestore.
Sicché anche il comitato Acqua Pubblica osimano ritiene che i sindaci debbano attivarsi in tutte le sedi di competenza al fine di scongiurare i distacchi dei contatori; in particolare presso l'AATO 3 per rimodulare l'articolazione tariffaria in modo da provvedere alla fornitura gratuita giornaliera di 50 litri a persona (minimo indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità). Questo allevierebbe l'esborso di chi usa in modo accorto la risorsa, in molti casi azzerandolo. E, laddove nonostante ciò si presentassero casi di morosità fra le utenze domestiche, si procederebbe non al distacco del contatore ma all'installazione di un regolatore di flusso tale da mantenere la fornitura d'acqua nella fascia di gratuità (50 litri giornalieri pro capite). La prevenzione dei distacchi sarebbe già nell'ordine delle cose se le istituzioni competenti non avessero ignorato l'indicazione espressa, con i referendum del 2011, dalla maggioranza assoluta degli elettori (anche ad Osimo); ovvero avessero da subito imboccato la via della ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato.

                                                                                      - Comitato acqua pubblica Osimo -

1 commento:

  1. Per completezza...
    http://www.vivereosimo.it/index.php?page=articolo&articolo_id=423138

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