lupo

martedì 28 ottobre 2014

A margine della manifestazione

Di seguito due links contenenti (per me) importanti contributi: l'uno di Andrea Fumagalli -"economista eretico"- sul Jobs Act e l'altro di Paolo di Jesi, sulla generale condizione dell'arcipelago precario, specialmente legato al cd."lavoro autonomo" di seconda generazione. Reputo importanti tali contributi  soprattutto per l'analisi della corrente situazione socio-economica italiana che offrono, con implicito rinvio a una necessaria riflessione politica  che riguarda, tanto per capirsi e senza tante perifrasi, i movimenti.

mercoledì 22 ottobre 2014

Maledetto Positivismo

       -COMUNICATO STAMPA-
La ska-punk band dei LUCHASKALIENTES approda ad autunno 2014 proponendo il loro primo album “MALEDETTO POSITIVISMO"  pubblicato nella sua edizione da Out of Control Produzioni con la preziosa collaborazione di Rumagna Sgroza e Filottrano City Rockers Records. Si tratta di un album sincero, che viene dalla strada e che regala con umiltà all’ascoltatore un viaggio in un mondo di ideali e sogni che sembrano oggi svanire nella vacuità della realtà odierna, pervasa dal consumismo, dall’indifferenza e dal qualunquismo. L’album è pubblicato da Out Of Control Records ed è disponibile nei negozi di dischi (con particolare attenzione a quelli del settore) ed in tutti i digital stores (iTunes, Emusic, Amazon, ecc.) a partire da ottobre 2014.
PARTNERS:
FILOTTRANO CITY ROCKERS, MPTY ZINE, UNITED WE STAND EVENTS & PROMOTION, TOSCANA PUNK ROCK, PATCHANKA VIDEOMUSIC.
I LUCHASKALIENTES supportano "KNOW YOUR RIGHTS - Sicurezza sul lavoro"
Riferimenti web LUCHASKALIENTES:
Facebook: https://www.facebook.com/p…/Luchaskalientes/200748116619386
-Comunicato  LUCHASKALIENTES-
Cari compagni, amici, parenti, fans e voi tutte, persone che state leggendo questo comunicato, ecc. ecc., possiamo dirvi che è giunto il momento di abbandonare i toni tenui ed enigmatici delle risposte alle quali vi eravate abituati per potervi finalmente dire: CE L’ABBIAMO FATTA.
E questa cosa che voi state leggendo proprio in questo momento è un vero “Comunicato”, di quelli che si trovano solo nei Grandi Magazzini della musica odierna, perché oggi l’importante è DIRE, cosa ancora non si sa bene, ma dirlo con enfasi… a dimostrazione che la nostra permeabilità alle necessità capitalistiche ha raggiunto a questo punto il culmine assoluto. È giunta l’ora di abbandonare le belle parole idealistiche che si usano in queste circostanze che hanno la sola funzione di generare in voi una sorta di pietà nei nostri riguardi, per abbracciare il più sfrontato pragmatismo, detto ciò COMPRATE QUESTO DISCO PERCHE’ E’ FIGHISSIMO. L’album è intitolato MALEDETTO POSITIVISMO ed è composto da nove tracce inedite. Inutile star qui ad elencarvi tutti i motivi per cui voi dovreste ascoltare il primo album dei LUCHASKALIENTES, già il fatto che ogni primo album è figo di per sé dovrebbe essere una motivazione sufficiente, be’ il nostro lo è ancora di più. Nove tracce piene di irriverenza, che se dovessimo accostarle a qualche pietanza o bevanda per accompagnarne l’ascolto vi consiglieremmo di accompagnare quest’album con le ripugnanze che vi mangiate tutti i giorni. Nove tracce piene anche di ambiguità, da giustificarne il titolo, che da una parte dovrebbe suscitare qualche dubbio in voi stessi, dall’altra ci relega su questa “Nave di Folli” senza via di scampo.
Il 16 ottobre è il 289º giorno del Calendario Gregoriano (il 290º negli anni bisestili). Mancano 76 giorni alla fine dell'anno; 1793 - La regina di Francia Maria Antonietta  viene ghigliottinata a Parigi; 1829 - In un ramo della linea ferroviaria Liverpool-Manchester si svolge la prima gara di velocità tra locomotive: vince la Rocket di sir George Stephenson; 1860 - A Locorotondo (cittadina in Provincia di Bari), viene trovata nelle campagne una icona Sacra raffigurante la Vergine Maria col Bambin Gesù; 1934 - I comunisti cinesi di Mao Zedong iniziano la Lunga marcia; 1943 - Deportazione dal Ghetto di Roma di 1022 ebrei verso il campo di concentramento di Auschwitz; 1946 - Dieci criminali di guerra nazisti della seconda guerra mondiale, condannati al processo di Norimberga, vengono giustiziati tramite impiccagione; 1968 - Gli atleti statunitensi Tommie Smith e John Carlos vengono espulsi dalla nazionale olimpica; 2014 - esce "MALEDETTO POSITIVISMO" un disco che cambiera' le generazioni future! Quindi Comprate!

sabato 18 ottobre 2014

presido su jobs act e legge di stabilità

domani 17.30 presidio in piazza boccolino su jobs act e legge di stabilità

DOPO IL JOBS ACT ALTRE PORCATE

Il jobs act con la conseguente soppressione dell’art. 18 per i neo assunti si accompagna all’ennesima manovra liberista annunciata dal governo Renzi, non eletto ma  sempre più deciso ad usare decreti legge e deleghe in bianco che accompagnano la distruzione della democrazia formale alla distruzione dei diritti dei lavoratori. Il tutto con la complicità del presidente Napolitano che usa la sua carica al limite di un prolungato golpe bianco.
Con il cosiddetto contratto a tutele crescenti  si precarizza anche il lavoro a tempo indeterminato, incentivando le aziende a ricorrervi in cambio di sgravi fiscali e contributivi... tanto potranno licenziare come vogliono! Il paradosso renziano sarebbe anche divertente se ci fosse qualcosa da ridere; dal momento che esistono lavoratori cui ancora sono garantiti dei diritti ed altri ai quali non viene applicato lo statuto dei lavoratori (precari, piccole aziende, parasubordinati…) per una giusta uguaglianza togliamoli a tutti.
E’ facile scommessa  che mentre passa il licenziamento libero, il cambio riduttivo di mansioni (e stipendi), l’ennesimo blocco per altri tre anni dei contratti statali non si vedrà traccia delle tutele crescenti, nè di forme di welfare e reddito sganciate dal lavoro. Già la miseria degli 80 euri non è previsto sia estesa a pensionati ed autonomi, come promesso, mentre sono prevedibili prossimi attacchi massicci alla cassa integrazione.
La truffa del Tfr è anche più bella. Il pinocchio fiorentino ci racconta che sono soldi messi in busta ai lavoratori; in realtà saranno comunque maggiormente tassati,  quasi il doppio, sia che rimangano in azienda o che incrementino le pensioni private, come avveniva adesso, sia per la libera scelta del lavoratore, costretto dalla tassazione  o dalla necessità ad attingervi, pagandoci così l’irpef e la possibile conseguente riduzione di sgravi nei servizi.
L’annunciato taglio dell’Irap di 4 ml alle regioni, oltre ai tagli dei fondi ai comuni ha già provocato le proteste degli amministratori locali, ben consci che questi cadranno quasi interamente sulla sanità ed i servizi e potranno vederli nel ruolo di esattori-strozzini aggiuntivi.
Prima di cambiare (in meglio) il welfare o le regole del lavoro occorre estendere a tutti  le garanzie dello statuto dei lavoratori e, dove non potessero le piccole imprese, deve farsene carico uno stato che curi gli interessi delle classi popolari.
Il 25 ottobre occorre dare una grande risposta di massa, pur denunciando le responsabilità della Cgil per aver appoggiato  gran parte delle controriforme che ci hanno portato a questa situazione, ma per preparare lo sciopero generale. Per occupare oltre alle fabbriche, le vie di comunicazione ed i centri istituzionali che ci hanno privato della sovranità popolare per metterci nelle mani della BCE, degli eurocrati di Bruxelles e dei diktat tedeschi.
Partenze da Osimo maxipark ore 4.00 – Castelfidardo piazza Marina ore 4.00 Loreto stazione 4.15
Lotta di Unità Proletaria Osimo

lunedì 13 ottobre 2014

Ancora Kobane

Di seguito un art. che sinteticamente restituisce correttamente "sui piedi" (va da sé, per camminare avanti) la situazione della zona di conflitto in medioriente,attualmente  tempestata dallo ISIS/IS e dal censura dei media mainstream occidentali nei confronti del  ruolo del PKK (tutte notizie già note a chi non si è limitato a leggere i giornali o a vedere i tg nazionali per informarsi).
[ovviamente troverai modo di storcere il naso su alcuni passaggi...]

di SANDRO MEZZADRA.
Nei giorni scorsi, H&M ha lanciato per l’autunno una linea di capi d’abbigliamento femminili chiaramente ispirata alla tenuta delle guerrigliere curde le cui immagini sono circolate nei media di tutto il mondo. Più o meno nelle stesse ore, le forze di sicurezza turche caricavano i curdi che, sul confine con la Siria, esprimevano la propria solidarietà a Kobanê, che da settimane resiste all’assedio dello Stato islamico (IS). Quel confine che nei mesi scorsi è stato così poroso per i miliziani jihadisti oggi è ermeticamente chiuso per i combattenti del PKK, che premono per raggiungere Kobanê. E la città curda siriana è sola davanti all’avanzata dell’IS. A difenderla un pugno di guerriglieri e guerrigliere delle forze popolari di autodifesa (YPG/YPJ), armati di kalashnikov di fronte ai mezzi corazzati e all’artiglieria pesante dell’IS. Gli interventi della “coalizione anti-terrorismo” a guida americana sono stati – almeno fino a ieri – sporadici e del tutto inefficaci. Già qualche bandiera nera sventola su Kobanê.
Ma chi sono i guerriglieri e le guerrigliere delle YPG/YPJ? Qui da noi i media li chiamano spesso peshmerga, termine che evidentemente piace per il suo “esotismo”. Peccato che i peshmerga siano i membri delle milizie del KDP (Partito Democratico del Kurdistan) di Barzani, capo del governo della regione autonoma del Kurdistan iracheno: ovvero di quelle milizie che hanno abbandonato le loro posizioni attorno a Sinjar, all’inizio di agosto, lasciando campo libero all’IS e mettendo a repentaglio le vite di migliaia di yazidi e di appartenenti ad altre minoranze religiose. Sono state le unità di combattimento del PKK e delle YPG/YPJ a varcare i confini e a intervenire con formidabile efficacia, proseguendo la lotta che da mesi conducono contro il fascismo dello Stato islamico.
kobaneSì, perché è pur vero che l’IS è stato “inventato” e favorito da emirati, petromonarchie, turchi e americani: ma sul terreno non è altro che fascismo. Ce lo ricorda l’ultima pallottola con cui si è uccisa l’altro giorno a Kobanê la diciannovenne Ceylan Ozalp, pur di non cadere nelle mani degli aguzzini dell’IS. Qualcuno l’ha chiamata kamikaze: ma come non vedere il nesso tra quella pallottola (tra quell’estremo gesto di libertà) e la pastiglia di cianuro che, dall’Italia all’Algeria e all’Argentina, hanno portato in tasca generazioni di partigiani e combattenti contro il fascismo e il colonialismo?

Ciao Roberto

All’inizio dell’estate non avevi resistito al tuo bisogno di comunicare, di stare in mezzo alla gente ed agli amici; parlammo durante una tua passeggiata per il corso che avrebbe messo a dura prova i medici più indulgenti, non i tuoi familiari ed amici che conoscevano la tua determinazione, anzi … la tua calma quanto ostinata  cocciutaggine. Dicesti che eri sereno rispetto all’eventualità della morte, l’idea oramai non ti spaventava più. Quindi l’avevi vinta. Certo le cure prevedevano qualcosa di forse ancor più difficile a cui rassegnarsi, quando avresti dovuto isolarti in una sorta di campana di vetro, evitare la contaminazione degli altri; quello che avevi sempre cercato nella tua esperienza culturale, professionale e politica. La tua visione ambientalista era vicina a certe teorie decresciste ma questo non ti ha impedito di candidarti nella lista della sinistra Osimo in Movimento, poi come semplice candidato insieme alla tua compagna, giusto per dare una mano, nella lista Osimo in Comune, di linea comunista. Ovviamente c’erano visioni differenti; tu pensavi che si doveva cercar di cambiare le storture del potere dal basso, con la concretezza delle pratiche alternative, superare il capitalismo ampliando le sacche di resistenza ed i modelli alternativi che all’interno di esso ancora potevano darsi, per quanto inizialmente minoritari; noi continuiamo a credere che occorra agire per sovvertire i rapporti di forza tra le classi, attaccare il capitalismo nelle sue fondamentali cinghie di trasmissione di comando delle relazioni sociali e produttive.

lunedì 6 ottobre 2014

Kobane



La probabile imminente  caduta  di Kobane conferma la estrema complessità del conflitto in atto a cavallo tra Siria ed Iraq, il doppio o triplo gioco delle potenze regionali e l’ambiguità dell’intervento occidentale. Se dietro l’invasione dei volenterosi  che portò alla caduta di Saddam Hussein erano chiari i pretesti infondati (le armi di distruzione di massa) ed altrettanto le ragioni fondate (il petrolio, la sicurezza di Israele, gli affari della guerra e della ricostruzione, una visione geostrategica, per quanto velleitaria) non altrettanto chiare sono le prospettive dell’intervento aereo della coalizione anti-Isis. Ma si evince sicuramente dall’andamento dell’assedio a Kobane come  gran parte degli attori coinvolti concordino nel lasciar fare le milizie sunnite riguardo un lavoro sporco che può tornar utile a molti. Eliminare le roccaforti curde dai confini  tra Siria ed Iraq, nell’autoproclamato califfato o in quella che potrebbe diventare una più realistica statualità omogenea sunnita, fa comodo a molti dei finanziatori occulti o palesi dei ribelli anti Assad; fa comodo forse anche allo stesso regime siriano, ai suoi alleati iraniani ed ai suoi nemici turchi, tutti altrettanto interessati ad eliminare in nuce la possibilità di un indipendente Kurdistan che possa costituirsi a cavallo dei loro paesi dagli inadeguati confini coloniali. Lo stesso traballante governo iracheno, che ha dovuto concedere autonomia e i pozzi di Kirkuk, non vede sicuramente di buon occhio un eccessivo rafforzamento del prestigio curdo per il ruolo dei pesh merga sui campi di battaglia contesi ai miliziani jihadisti; un ruolo che potrebbe in futuro  consolidare spinte alla scissione del Kurdistan iracheno. Un eventuale massacro poi potrebbe tornar utile per giustificare l’accentuarsi  dei bombardamenti occidentali, nel corso di questo assedio limitati a qualche sporadica azione dimostrativa, non certo per timore dei danni collaterali o perché le batterie assedianti, piazzate sulle colline, non siano visibili; potrebbe tornar utile per giustificare un intervento di terra in cui i turchi, per fare un esempio, al di là dei proclami sono effettivamente impegnati a ridosso dei loro confini, ma per impedire ai “loro” curdi di unirsi agli assediati. Un intervento di terra che potrebbe contare sulla emotività di un opinione pubblica adeguatamente indignata ad un massacro  annunciato, quanto preparato, dai presunti giustizieri

venerdì 3 ottobre 2014

la guerra tra poveri non la risolve l'uefa ma intanto... meniamoli!

Ancona - Fascisti e razzisti... no pasarán

  
3 / 10 / 2014
Il prossimo 18 Ottobre 2014 il sedicente gruppo politico Forza Nuova ha lanciato in cinque città italiane (Ancona, Bergamo, Napoli, Palermo, Venezia) un corteo contro l'immigrazione. Ancora una volta il gruppo di estrema destra  cerca la possibilità di uscire allo scoperto, strumentalizzando la tematica dell'immigrazione per fomentare razzismo e intolleranza. 
Se questi squallidi personaggi hanno pensato di usare la città di Ancona come loro palcoscenico, si stanno sbagliando di grosso! Non c'è discussione possibile, tanto meno nella nostra città, che ha dimostrato di poter essere un luogo accogliente per tutti, tranne per coloro che come i forzanovisti vogliono instaurare nel territorio principi basati su xenofobia e razzismo. Come disse il Sindaco Schramm di Colonia in prima fila a impedire un raduno nazista nel 2008: “a questa cricca marcia possiamo solo indicare la porta d'uscita, non c'è posto per razzismo, intolleranza, discriminazione e ogni odore di fascismo”.
Da poco è passata la ricorrenza della settimana rossa in Ancona. Comune e Regione sono stati promotori di un diffuso calendario di iniziative che hanno coinvolto numerose  associazioni. In occasione della presentazione del progetto, è stato detto dalle istituzioni rappresentate in conferenza stampa:  "A cento anni di distanza, quella scintilla deve ancora illuminare la nostra storia e l’idea del presente".
Per questo invitiamo le istituzioni locali a  prendere una netta posizione contro la  presenza nella nostra città di Forza Nuova, alla quale non deve essere concessa alcuna agibilità politica. Ricordiamo che in differenti città italiane il gruppo fascista è stato promotore di ronde per la "sicurezza" che sono sfociate in veri e propri linciaggi nei confronti di migranti, persone senza casa, rom...
Anche la UEFA ha preso provvedimenti contro i gruppi xenofobi che  sono presenti nelle curve degli stadi italiani ed europei. Per contrastare tale fenomeno, tra le varie iniziative, ha prodotto un libretto in cui sono raffigurati tutti i simboli appartenenti ai movimenti di estrema destra presenti in Europa. Tra questi anche quelli di Forza Nuova e Casa Pound! La UEFA ha divulgato tale materiale per richiedere alle singole federazioni di calcio di istituire un regolamento severo contro il razzismo, l'omofobia  e le discriminazioni in genere.
 Tutte le istituzioni hanno sempre il  dovere di vietare che simili orrori entrino a far parte  del patrimonio culturale del nostro paese e di quello europeo.
 Il centro sociale Asilo politico invita tutte le realtà antifasciste e antirazziste a mobilitarsi sabato 18 ottobre per consegnare l'unico e vero foglio di via a chi né qui né altrove deve trovare cittadinanza.
 FUORI FORZA NUOVA DA OGNI CITTA’!
 FUORI I NEOFASCISTI DA ANCONA!

Centro Sociale Asilo Politico