lupo

venerdì 6 settembre 2013

Tranquilli... e mazziati

Andrea Tranquilli, di nome e di fatto, direttore del Salesi, sostiene che non ci saranno ricadute da intasamento per i parti nella sua clinica, dopo la chiusura dei reparti  di Osimo
. Il pediatrico di Ancona con una media di 2000 parti non risentirebbe quindi dell’aggravio dei circa 700 parti registrati nell’ostetricia, considerato un’eccellenza, dell’ospedale osimano. Poi però si affretta a dire che servirebbe potenziare la logistica, ossia: bisogna investire soldi in Ancona anziché buttarli per mantenere strutture più vicine ai cittadini dei comparti che non votano i loro sponsor politici. Quindi tagliano la Valmusone per il riordino delle reti ospedaliere, taglieranno prossimamente anche Jesi, dove gli sponsor hanno perso le ultime elezioni ed ingrossano ed ingrassano Ancona. Certo ci sono anche esigenze di centralizzazione…  ed infatti si potenzia il centralissimo Fabriano, operazione a cui sarà sens'altro estraneo il presidente Spacca.
Positiva la presa di posizione comune dei sindaci della Valmusone ma attenzione alle provvidenziali sirene della sanità privata; tagliatori e privatizzatori sono due facce della stessa medaglia. Occorre difendere quel che resta della sanità pubblica, renderla efficiente e sostenibile ad un utenza che va impoverendosi, quando invece si aumentano i ticket per avvicinarla ai costi delle prestazioni private. Le soluzioni “provvidenziali” dei privati alla lunga pomperanno altri soldi al pubblico con le convenzioni per i poveracci e garantiranno prestazioni di qualità, come quelle dell’ostetricia di Osimo, solo a chi può permettersele e pagarsele
Osimo in Comune

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