Ho gia` accennato al TTIP in questa
mailing-list... Riassumo ricordando che tale accordo
internazionale, di stampo
commerciale, prevede fra l'altro la chiamata in giudizio di
qualsiasi ente pubblico le cui delibere
possano in qualche modo essere considerate a
danno della societa` interessata
(multinazionale) sulla base della non aderenza ai
termini dell'accordo stesso.
Esempio...
Riusciamo finalmente a convincere il Comune
di Osimo e l'ATO3 delle Marche ad affidare la
gestione del servizio idrico integrato ad
un ente di diritto pubblico, anche come
conseguenza di quanto democraticamente
espresso dal popolo italiano nel referendum del
2011... Se una multinazionale dell'acqua con mire in Italia dovesse un
giorno
considerarsi danneggiata commercialmente da tale determinazione
istituzionale, che
evidentemente ne esclude i profitti nei propri territori in
quanto attivita`
privatistica, potrebbe
intentare
un
processo per
risarcimento danni contro i nostri enti
sulla base del TTIP; e a nulla varrebbe la portata democratica della nostra
determinazione, saremmo costretti a
farci carico del "risarcimento danni" per
mancati
potenziali profitti.
Per questo e per tanti
altri motivi il movimento per l'acqua sta organizzando
un'opposizione al TTIP ed il 29-09-2014
alle 21 attivisti oppositori dei nostri
territori, anche d'esperienza esterna al
movimento, s'incontreranno (c'incontreremo)
presso la sede dell'AMBASCIATA DEI DIRITTI, ad Ancona in via Urbino,
18 (si trova nella
zona fra la
stazione ferroviaria e piazza Ugo
Bassi).
Alberto Orioli
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