lupo

venerdì 19 settembre 2014

Sabra e Chatila

L'articolo allegato è una efficace illustrazione/descrizione -e insieme stupendamente e stilisticamente bella per quanto  possa confacersi tale aggettivo all'oggetto della medesima illustrazione/descrizione- di ciò che Fisk vide ed esperì direttamente sul luogo dell'eccidio.

Il massacro dimenticato

2 commenti:

  1. L'Isis in iraq non è terrorismo atlantico e non va valutato con gli stessi parametri della guerra civile siriana. C'è stato un innesto, in Iraq, tra gli jihadisti in rotta dai confini siriani e le componenti sunnite e baathiste che non hanno mai smesso la resistenza contro americanie iraniani,, rifiutando nel 2007 di entrare nei collaborazionisti Consigli del Risveglio. Non condividiamo i metodi dell'Isis, basati sulla pujlizia etnica, stessa pratica perpetuata dai curdi nelle zone riprese alle milizie islamiche grazie ai bombardamenti occidentali, ma l'opzione del califfato è storicamente spendibile. Non la appoggiamo ma è spendibile

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  2. Evidentemente non si vuole o non si riesce a capire quanto si è comunicato. Certo che l'ISIS "non è terrorismo atlantico", sic et simpliciter. Infatti si è scritto"prodotto terroristico del terrorismo atlantico".Ovvio che è una semplificazione con il rischio di banalizzazione. Eppure,si pensava di esser stati chiari, utilizzando quella semplicistica locuzione, volendo tentare di esplicitare, più che "semplicemente" alludere.,dinamiche, traiettorie e tendenze storiche e politiche ben determinate. Certo è una tesi, una chiave di lettura ciò che è stata condensata in quella frase, perciò e per giunta, è legittimamente opinabile.Pertanto va bene l'appunto a margine. Se vogliamo poi parlare dello specifico di questa specifica guerra facciamolo pure. è essa una delle forme di guerra postmoderna? è una provocazione della nuova forma di guerra come operazione di polizia per imporre/ristabilire un preciso ordine? è un' espressione della crisi del capitale mondiale,ovvero della crisi, nella capacità di gestione, del ceto capitalistico "global" ?rivediamoci i video di al-baghdadi con l'orologio svizzero al polso; i miliziani dal perfetto accento british londinese, i video di fattura "hollywoodiana", ecc. ecc. ....è davvero mera questione fra jihadisti, sciti, sunniti?c ome è gestita, infine, l'informazione sui reali soggetti in conflitto (ovvero come e perché -retorico interrogativo-, soprattutto i media mainstream italiani, occultano sistematicamente il ruolo primario del PKK (organizzazione dell'area turca inserita nella lista dei "terroristi"...) e della "cugina" organizzazione siriana nella lotta /resistenza armata contro il"califfato"?di contro si va sovrastimando e armaando i funzionali imbelli "peshmerga" (i "fino alla morte" di Barzani [mi pare...] , ossia i curdi iracheni che servivano a giustificare la "desert storm" di Bush senior... allora, parliamone

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